Noi siamo i fantasmi della notte. Vegliamo mentre tutti dormono. Da giovani eravamo armati di bombolette spray e andavamo a scrivere frasi sui muri. Adesso siamo più pigri, non abbiamo più voglia di uscire di notte e scriviamo sui blog.

Noi siamo i fantasmi della notte. Vegliamo mentre tutti dormono. Da giovani eravamo armati di bombolette spray e andavamo a scrivere frasi sui muri. Adesso siamo più pigri, non abbiamo più voglia di uscire di notte e scriviamo sui blog.
Le idee malsane.
Discoteche sulla costa, glamour, night club, svegli fino all’alba, ballare, divertimento, sballiamoci col Cuba Libre, ogni giorno un post con la descrizione di un locale, un vip, migliaia di visite sul blog… Ecco, non avete capito un cazzo! Preferirei andare a lavorare piuttosto che fare una vita così. La vita notturna la lascio agli altri, ai giovani. Io sono vecchio, vecchio dentro. Anche a sedici anni ero così. Andavo in discoteca perché ci andavano gli altri. Ballavo pure, sembravo un cazzone, non capivo come facessero a divertirsi. La vita io la vivo di giorno, rispetto i cicli circadiani, potrei fondare una religione: il Circadianesimo.
Sveglia quando vuoi, mare, quando fa troppo caldo si torna a casa, per strada una granita o un “caffè del nonno”, pranzo, siesta sacra, mare, birra, doccia, cena, passeggiata al fresco con birra, altra birra, nanna. Questi sono i comandamenti. Se avete le mestruazioni, sostituite “mare” con “passeggiata culturale” e vai col tango.
Se volete andare a ballare andate a Ibiza o a Lloret de Mar. E non mi chiamate.
Buona estate
Dormono tutti. Solo io veglio. L’accampamento in riva al mare riposa, riposano le persone cullate dal suono delle onde del mare. Il fuoco è ancora vivo, basso, caldo. Tutti dormono. Io veglio, sono a guardia di questi piccoli esseri indifesi. Sono seduto su un grosso tronco, con la testa tra le mani. Guardo il mare calmo con le sue onde ipnotiche che arrivano verso la riva con la precisione di un pendolo. Una, due, tre, cento, mille. Una muore mentre un’altra nasce, rischiarate dal bagliore della Luna bassa all’orizzonte.
Penso a voi, anime innocenti. Madri con i vostri figli. Angeli scesi in terra per assaggiare una parentesi di inferno. Stanotte siete al sicuro. Dormite al caldo, pericoli non arriveranno dal mare. Ci sono io a scrutare l’orizzonte. Darò tutto me stesso, attraverserò le fiamme, guaderò i fiumi, scenderò nelle profondità della terra e salirò in alto nel cielo. Sacrificherò la mia vita. Voi sarete salvi. I bambini potranno crescere, le mamme potranno amarli ancora, i padri potranno essere orgogliosi dei nuovi piccoli uomini che hanno cresciuto.
Io non dormirò.
mar Jonio visto da un’altura
mi capita sempre più spesso, e mi metto a navigare in rete. Navigare. Sarebbe bello farlo davvero. Di notte, luce della luna. Mare calmo, avanti piano. Solitudine, bella cosa.